In questa pagina trovi vari video e appunti musicali… un modo forse più rapido per conoscere i miei interessi musicali.
Un piccolo video per salutare la ripresa settembrina delle attività professionali. Con un riepilogo personale sia audio sia grafico e invitarvi sul mio blog di lavoro a leggere, commentare e condividere, se vi fa piacere e vi è utile.
Esercitandomi casualmente su un giro di blues sul piano elettrico, e cercando una soluzione tematica semplicissima ma efficace come in certi di pezzi di Herbie Hancock ma non solo, in pochi minuti sono giunto a una soluzione che mi è sembrata molto interessante, come “non tema”, su un giro blues elettrico. Così, sempre durante il pomeriggio ieri ho registrato alcune tracce col piano elettrico e un accompagnamento di percussioni. Poi ho aggiunto una parte di organo semplice semplice, e il basso. Stamattina ho aggiunto la voce ma come coloritura, niente di più. L’ho chiamato Blues Robot per la sua meccanicità e perché da tempo stavo pensando a qualcosa che potesse assomigliare a una sigla di cartoni animati. La grafica è fatta con Canva. Spero vi piaccia! 🙂
Una nuova canzone in prima stesura, chitarra e voce.
Una nuova serie di esperimenti di registrazione in home recording tra il funky jazz e l’elettronica.
Sempre alla ricerca di situazioni musicali che possano avere qualcosa di nuovo, qualche elemento di novità. Sulla base di un ritmo di batteria, e da un giro di basso iniziale pensato apposta per il ritmo di batteria, ho registrato successivamente una parte al piano elettrico. Ed è l’elemento su cui ho cercato di mettere più cose “nuove”, sempre improvvisando su un paio di accordi. Si tratta di un accompagnamento misto a improvvisazione solistica, è come se improvvisassi e accompagnassi contemporaneamente, così anche il basso elettrico, sempre suonato alla tastiera. Infine, una parte di tromba che non suona continuamente ma interviene a dare dinamica con le sue improvvisazioni al pezzo, che a volte si interrompono per lasciare solo il trio. Anche se si tratta di improvvisazioni sovrapposte una dopo l’altro, cerco sempre un interplay jazzistico durante le registrazioni. (28 marzo 2023)
Chi conosce un po’ il mio lavoro sul musicale sul web può vedere questo video per soli 3 minuti. Troverà un breve fumetto auto ironico, realizzato con foto e app da cellulare e come base musicale un pezzo mio nuovo che ha atmosfere jazz vagamente hard bop. Chi prosegue nella visione ascolterà invece degli estratti musicali dalle raccolte che ho auto pubblicato sul web in circa 3 anni e vedrà le relative copertine grafiche sempre realizzate da me. L’ordine dei pezzi non è cronologico e nemmeno segue una logica razionale. Il web rende tutta la musica sempre disponibile e questo sta modificando la logica di conoscenza tendenzialmente lineare sia di chi ascolta sia di chi fa musica. Quando si compravano i dischi ognuno di noi andava un po’ a periodi. Pur ascoltando un po’ di tutto tra radio, tv e amici, personalmente sono partito dall’acquisto dei cd dei musicisti e cantautori napoletani, poi ho cominciato verso i 20 anni ha comprare dischi jazz per un lungo periodo, seguendo la musica jazz dagli anni 50 in poi e alcuni contemporanei. Poi si è aggiunta pure una fase coi cd di musica classica, ne ho comprato circa 50 di cd di musica da camera e di musica per piano. Non ho mai dimenticato l’interesse per la musica pop. Da qualche anno sul web c’è tutto a disposizione gratis quindi è più facile far ruotare rapidamente i nostri gusti, tra generi e epoche storiche della musica. Per questo motivo penso che cambierà anche il modo dei musicisti di delineare il proprio percorso produttivo di musica. Quello che spesso aveva una logica più razionale e lineare nel lavoro discografico di un musicista diventerà forse sempre più minestronico e roteante col passare degli anni… in questo pazzo pazzo web. (30 gennaio 2021)
Una improvvisazione molto libera in trio da solo, ottenuta suonando prima il piano, poi la batteria su un multi pad elettronico e quindi il basso sempre sulla tastiera. (1 luglio 2020)
Sto riutilizzando un expander Roland degli anni 90. Mi interessa particolarmente la simulazione di suoni acustici ma non solo quella. In questo caso (maggio 2020), ho registrato tre brevi improvvisazioni, prima col suono di violoncello, poi di chitarra elettrica e quindi di fisarmonica. Ho lavorato brevemente con l’equalizzatore e col reverbero e devo dire che il risultato mi sembra bello, al di là della verosimiglianza col suono acustico. Ogni timbro ti porta a suonare e improvvisare in modo diverso, a volte con imprevedibili risultati.
Questa è uno dei pezzi recenti, una canzone pop, con un altro arrangiamento potrebbe interessare forse qualche cantante pop contemporaneo. Io ho realizzato questa versione senza basso e con l’aggiunta di una chitarra classica che fa note molto libere, a volte anche fuori tonalità, free.
Seguono due pezzi che compongono insieme una mini raccolta, un 45 giri virtuale. La mia voce cerca note in una chiave funky rock, nel primo pezzo. Nel secondo, il mood è più melodico, quasi come in una colonna sonora.
Un famoso standard jazz, il primo che ho imparato a suonare al pianoforte nella seconda metà degli anni 80. Nel 2004 circa, quando ho comprato Cubasis e scaricato dalla rete dei plugin gratuiti, una delle prime cose che ho fatto è registrare questo bellissimo pezzo. Ho suonato tutte le parti sulla tastiera, costruendo un semplice arrangiamento, pezzo dopo pezzo, con alcune correzioni midi. Il risultato è questo. Nel video mi sono divertito a inserire alcune foto recenti fatte a casa.
In questo caso sia gli strumenti sia il mood complessivo ottenuto con le diverse improvvisazioni si allontanano dalla musica pop. L’atmosfera è naturalistica, a me fa venire in mente le foreste vergini la musica che è venuta fuori dai flauti, dalle percussioni e dal piano. Nella prima parte c’è un recitato comico/ironico.
Questo è jazz, assomiglia al jazz, ottenuto da solo con sovra incisioni di suoni di piano, basso e batteria. Si aggiunge una mia poesia recitata e una chitarra classica che improvvisa in maniera free. In genere, tutto il resto è suonato alla tastiera del mio piano digitale, tranne la batteria che è software.
Di nuovo a giocare in libertà con la musica. Tango pa ti è un mio tema, scritto al piano più o meno alla fine del 2016. Il titolo già richiamava un famoso pezzo di Carlos Santana e due anni dopo ho registrato nuovamente il mio pezzo, in home recording, con degli arrangiamenti che ricordano la straordinaria musica di Santana. 🙂
Che succede se provi a registrare col tuo piano digitale un pezzo completamente free, registrando prima la batteria midi, poi l’audio della mano destra del piano, poi l’accompagnamento del piano con due mani e quindi il contrabbasso sempre alla tastiera? Ecco il risultato di questo mio esperimento.
Nel 2017 ho fatto piano bar per alcuni mesi un giorno a settimana al Blue around midnight di Napoli. In qualche caso si è aggiunto un amico per uno standard americano insieme. Qui sono con un amico sassofonista, Ferdinando Trapani. (CLICCA SUL LINK PER VEDERE IL VIDEO SU FACEBOOK).
ALL THE THINGS YOU ARE – BLUE AROUND MIDNIGHT
Il video che segue è un’esibizione pubblica in cui accompagno al piano Leonardo Sparace, bravissimo poeta e carissimo amico. Il locale è il Nevermind di Bagnoli a Napoli, Cesare Gardini ha curato la ripresa audio e Mattia Caiazzo la ripresa video. L’evento è stato realizzato nel dicembre 2017.
In questo video, in verità realizzato con un’unica foto, c’è invece la demo chitarra e voce di una canzone scritta e suonata da me nel 2009. Appunti musicali che mi piace condividere con chi visita le pagine del mio sito.
Dal vivo al Nevermind di Bagnoli – Napoli (30 marzo 2018), i brani della serata di debutto con le mie canzoni.
In questo altro video, con foto unica, mi sono divertito a provare in home recording su un pezzo di Pino Daniele. Ho aggiunto le parti di basso suonando sulla tastiera e la batteria scegliendo tra i pattern di garageband. Piccoli esperimenti per esplorare strade diverse.
Negli ultimi due anni (2016-2018) tante serate ad ascoltare e suonare in jam session al Nevermind, con la possibilità di suonare con diversi musicisti napoletani. In questa occasione, ho avuto il piacere di suonare in trio con Mario Mazzaro e Stefano Tatafiore. Il pezzo è Blue Bossa e la ripresa è fatta col cellulare.