Il jazz è una musica familiare per me, per i dischi e la passione musicale che erano in casa fino da piccolo. L’ascolto in autonomia del jazz, e successivamente la pratica improvvisativa, avvengono negli anni di passaggio dalle scuole superiori all’università. Nel passaggio tra anni 80 e 90 risale anche la mia relazione con la musica di Enrico Pieranunzi, soprattutto attraverso l’acquisto di un cd, durante una vacanza, mi sembra in un negozio di Viareggio. Il disco in questione è First song, in trio con Billy Higgins e Charlie Haden. L’ascolto del suono pianistico di Enrico Pieranunzi, insieme a quello di Keith Jarrett e Bill Evans, è un elemento di fascinazione centrale nel farmi decidere di mettermi a studiare un po’ di piano e improvvisazione jazzistica, attraverso scuole e insegnanti privati. Nella pianismo di Pieranunzi c’è l’esposizione e la sintesi di tanti elementi musicali, il jazz americano, la melodia cantabile della musica italiana, il controllo del suono e espositivo dei musicisti classici. Ma soprattutto un grande romanticismo sentimentale che si mescola a ritmi e armonie complesse, per comporre in un mix personale e unico di grande bellezza e influenza per me.
2 pensieri su “Un’artista importante per me 4”
Hai citato fonti musicali, con le quali sono cresciuto e che amo! continua così, più suoni e più si migliora…
ma si, speriamo anche di migliorare. 🙂